3°
media (C) - Cosa è emerso, cosa hanno capito i
ragazzi
- Gli oscillatori.
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2. Dal
verbale lezione 9 del 14-4-2003 
Abbiamo appeso alla molla un peso e il sensore ha registrato la
distanza del peso dal sensore nel tempo. Nelle situazioni
a e b
il
peso è sempre lo stesso, ma nel caso
a il movimento
è stato registrato per maggior tempo.
Nella situazione c
abbiamo appeso alla molla un peso minore.
Le onde non sono di
uguale ampiezza: nel
caso a l’ampiezza diminuisce
progressivamente nel tempo, l’onda si smorza.

Dato che il peso nel caso c
è minore, la molla è
meno tesa, cambia la frequenza e l’ampiezza: minore
è il peso che appendi alla molla, più oscillazioni fa, con
qualunque impulso tu dai.
La frequenza (n° di oscillazioni in 1
secondo) è uguale in a
e b: 1
oscillazione/secondo. Nel caso c
è maggiore, un oscillazione e mezza al secondo.
Dal
verbale lezione 10 del 5-5-2003
Abbiamo misurato le oscillazioni di una molla con attaccati pesi
diversi: 200, 300 gr. La molla era attaccata ad un asta con
attaccato un peso alla altra estremità, e sotto la molla e il
peso c’era il sensore di moto.
Applicando una forza alla molla, l’impulso iniziale, questa si
muove su e giù e il sensore registra il suo movimento al
computer, sotto forma di grafico (tempo, posizione).

Si nota, dalla diversità delle onde sul grafico, la
differenza tra le ampiezze,
le lunghezze d’onda e le velocità. L’unica cosa che
rimane uguale in tutte e tre i grafici è la frequenza.
Man mano che aumenta il peso:
le oscillazioni al secondo, la frequenza,
maggiore è il peso, meno sono veloci.
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