I sensori di luce sono oggetti che, quando stimolati dalla radiazione
luminosa, forniscono una risposta di varia natura, avente un'ampiezza dipendente
dal tipo e dall'intensità di luce che li colpisce.
Esistono:
sensori di luce "naturali"
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sono organi presenti negli esseri viventi che trasformano i
segnali luminosi in segnali biochimici.
L'occhio
appartiene a questa categoria, è sensibile
alle radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d'onda compresa tra:
380 nm (limite dell'ultravioletto) e 780 nm (limite dell'infrarosso)
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All'interno di questo intervallo di lunghezze d'onda, l'apparato
visivo umano compie le proprie funzioni: ricevere, selezionare, strutturare
le sensazioni provenienti dall'esterno e trasformarle in segnali nervosi
da inviare ai lobi della corteccia cerebrale, dove sono codificati attraverso
una complessa catena di reazioni fisico-chimiche, che presiede al fenomeno
della percezione visiva.
La risposta dell'occhio non
è uniforme in tutto l'intervallo delle lunghezze d'onda visibili.
Sensori artificiali
Sono strumenti prodotti dall'uomo capaci di convertire la radiazione luminosa
ricevuta in segnali elettrici.
Ciascun tipo di sensore compie le sue funzioni in un intervallo di
lunghezze d'onda ben definito, detto campo di sensibilità e fornito
dal costruttore con le specifiche tecniche.
Anche i sensori artificiali hanno risposte
dipendenti dalla lunghezza d'onda della luce che li colpisce.
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