P e r c o r s i   t r a   l e   o n d e


indietro 1ª media  2ª media  3ª media
elementari
 
Tiziana Riccò
(P)
Loredana Prencipe Zanni
(S)
Annalisa Salomone
(M)
Patrizia Medici
(S)
Annalisa Salomone
(Pr)
Giosuè Premoli
(C)
Carla Ciapparelli
(Pa)
Giannina Paris
(M)
Paola Mesturini
(F)
(G)
Anna Guarino
(C)
Paola Catalani
(D)
Maribella D'Antona
Tappe del percorso:
concetti affrontati dalle classi (in ordine + o - cronologico)  

Obiettivi specifici e metodo di lavoro

Cosa è emerso, cosa hanno capito i ragazzi  (stralci dai verbali alunni) 

Commenti e difficoltà segnalati dal docente (stralci dai verbali docenti)

Onda è ...  Pensare le onde

2° media (F) - Cosa è emerso, cosa hanno capito i ragazzi - Produzione di onde stazionarie.

Dal verbale 1 della lezione 13

Per ottenere onde stazionarie dobbiamo muovere ritmicamente la corda con la mano, ma la dobbiamo muovere con un ritmo preciso; ci siamo accorti che se il movimento della mano è lento si formano solo uno o due nodi, se il movimento della mano è più veloce vengono più nodi.

… non venivano se non facevamo un movimento veloce e ritmico.

Con la corda verde (quella più lunga) non siamo riusciti a fare onde stazionarie; ….le onde che venivano erano confuse forse perché ci voleva più forza.

Dal verbale 2 della lezione 13   

Abbiamo iniziato con la molla slinky di metallo e tenendola dai due estremi orizzontalmente abbiamo agitato solo un estremo ripetutamente, velocemente e con lo stesso ritmo.

Facendo questo abbiamo notato le creste, i ventri e i nodi: le creste sono i punti che vanno più in alto degli altri, i ventri sono i punti che vanno più in basso, mentre i nodi sono i punti che sembrano fermi.

Abbiamo anche notato che più il movimento di un estremo è ampio più l'onda ha un'ampiezza maggiore.

1)      per ottenere onde stazionarie devo muovere la mia mano ritmicamente altrimenti non vengono

2)      devo muoverla con un certo ritmo.

Dal verbale 3 della lezione 13  

……Quando il telo è tenuto molle e il ritmo è lento si propaga un'onda ampia (si formano due nodi e un'ampia cresta)

Quando il telo è teso e aumentiamo il ritmo, le onde che si formano non sono ampie, ma piccolissime.

Quando il telo è teso e il ritmo è lento si forma un'unica cresta, poco ampia ma visibile.

Dal verbale 4 della lezione 13

Con l'elastico più lungo tenuto teso dando un solo colpo si formano due nodi agli estremi, mentre se diamo più colpi ritmicamente possiamo realizzare più di tre nodi.

più aumenta il numero dei nodi più diminuisce l'ampiezza dell'onda.

Dal verbale della lezione 17

La lunghezza d'onda è la distanza fra due creste

  • Con movimenti "meno frequenti" della mano otteniamo onde con lunghezza d'onda più grande.
Con movimenti "più frequenti" della mano otteniamo onde con lunghezza d'onda più piccola.
Ricerca delle  caratteristiche... Ricerca delle caratteristiche e delle proprietà delle onde
Riflessione e sovrapposizione  Fenomeni di riflessione e  sovrapposizione
Onde longitudinali e trasversali Onde longitudinali e trasversali. Movimento di materia e passaggio di energia
Variabili e fenomenologie Primo livello di sistematizzazione: variabili delle onde e fenomenologie di base
Propagazione Propagazione delle onde: smorzamento, riflessione, assorbimento
Onde stazionarie 
Oscillatori Gli oscillatori